Ciao Monica,
Parlaci
un pò di te; come e quando hai iniziato a fare apnea?
Ho iniziato a fare apnea prestissimo quando al mare d’estate andavo ad
esplorare i fondali con la mascherina. Poi a 18 anni mi sono iscritta ad un
corso sommozzatori nella mia società, l’Agonismo Sub Torino, e ho trovato un
gruppo di persone appassionate di apnea e pesca subacquea e così ho iniziato
prima a pescare e poi sono passata a fare gare di apnea.
Da quanti anni pratichi l’apnea?
Seriamente, ossia a livello agonistico, dal 1999, ma già anche prima facevo
apnea per gioco, come allenamento per tenermi in forma.
Ti
dedichi anche alla pesca in apnea?
Ho iniziato facendo, o meglio tentando di fare, pesca subacquea e continuo
ancora adesso, quando gli impegni sportivi me lo permettono, a praticarla
soprattutto d’estate.
Mi piace molto e la ritengo molto formativa anche per un’apneista.
Quali sono stati i tuoi record?
Ho fatto il mio primo record del mondo nel Jump Blue nel 2003 alle Tremiti con 92,97m, poi nel 2004 ho battuto per tre volte il record mondiale di apnea dinamica con 153m, 160m e 167m. E per finire quest’anno ho ottenuto il nuovo record del mondo nel Jump Blue ai Campionati Italiancon 143,33m e ai mondiali il record italiano di dinamica con 181,92m.
Ti
sei classificata prima prima alla gara di jump blue che si è tenuta a Noli
ligure il 5 luglio con un risultato di 143,33 conquistando il record Mondiale,
raccontaci come è andata e quali sono stati i tuoi pensieri durante la tua
performance?
La gara è andata benissimo, già in allenamento i giorni precedenti avevo
ottenuto delle buone prestazioni per cui il giorno della gara ero tranquilla,
sicura delle mie potenzialità.
Quando sono partita ho capito subito che ce l’avrei fatta perché mi sentivo fluida e potente in acqua, così quando ho concluso il primo giro sono stata sicura di poter tentare il record e così ho fatto.
In realtà quando sono in gara cerco di pensare il meno possibile concentrandomi sulle mie pinneggiate, sulle virate senza permettere alla mente di avere il sopravvento.
Sei fortissima anche in
dinamica, quale secondo te è stata la gara piu’ emozionante? e perchè?
Ogni gara porta con se emozioni differenti, ma quella più emozionante è
stata la finale dei mondiali di quest’anno quando sapevo che potevo lottare per
una medaglia importante e l’ho voluta fino in fondo. E poi quei 18cm che mi
hanno separata dall’oro… bé sicuramente molto emozionante fino all’ultimo!
Pensi
che gli uomini siano svantaggiati rispetto a voi donne in apnea? Oppure no?
Sicuramente il fisico femminile è più portato all’apnea di quello maschile
perché meno muscoloso e più flessuoso, qualità importantissime in uno sport in
cui l’ossigeno deve essere centellinato e il movimento è quello delfinato con
la monopinna.
Però forse gli uomini patiscono meno rispetto alle donne lo stress mentale che crea l’apnea, soprattutto dopo anni di attività.
Quante
ore al giorno ti alleni?
Mi alleno dalle due alle tre ore tutti i giorni esclusa la domenica, a meno che
non ci siano gare o non si vada al mare.
Quali
sono i tuoi obiettivi futuri?
I miei obiettivi futuri sono sicuramente gli Europei quest’anno e i Mondiali
del 2011.
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Grazie per la tua disponibilita’ ci sentiamo al prossimo Record mondiale 🙂
A cura di Jimmy Muzzone
Foto di Alberto Balbi